Consapevolezza di sé: cos’è e-come-migliorarla

La consapevolezza è una competenza fondamentale per la crescita personale, poiché senza di essa si rischia di procedere alla cieca. Al contrario, svilupparla porta a cambiamenti significativi nel modo in cui  si affronta la vita, rendendola più intenzionale e appagante.

Cos’è la consapevolezza di sé?

La consapevolezza è la capacità di percepire, comprendere e osservare in modo lucido e intenzionale i propri pensieri, emozioni, motivazioni e comportamenti.

Una persona consapevole è una persona che ha sviluppato una buona comprensione di sé e del proprio ruolo nel mondo, riconoscendo il proprio stato interiore (credenze, emozioni, bias) e le influenze esterne (ambiente, relazioni, cultura) e di come queste si manifestino nel proprio modo di essere e di stare al mondo.

Il percorso verso la consapevolezza porta a una maggiore padronanza di sé, migliorando la qualità della vita e delle relazioni interpersonali poiché si riconoscono le proprie emozioni / influenze senza esserne però dominati, permettendo così di prendere decisioni più autentiche e allineate ai propri valori.

Come avere più consapevolezza di sé stessi?

Una volta chiarita la definizione di consapevolezza, passiamo alle azioni pratiche che puoi intraprendere per migliorarla.

Prima di cominciare un piccolissimo inciso: non sono state scritte in ordine d’importanza e non devono essere svolte tutte insieme per ottenere dei risultati. Il mio obiettivo è presentarti le azioni che ritengo più efficaci.

Ora iniziamo.

Il primo strumento che puoi utilizzare per aumentare la tua consapevolezza è iniziare a praticare la meditazione (io uso il letting go). Come ho spiegato in altri articoli, grazie alla meditazione si riesce a sviluppare una profonda comprensione degli stati emotivi e di come le emozioni si manifestano nel corpo e nei pensieri.

Tenere un diario personale è un altro metodo efficace per avere più consapevolezza di sé stessi in quanto scrivere regolarmente i propri pensieri e le proprie emozioni aiuta ad osservarli in modo più obiettivo. In aggiunta, quando scrivi una pagina del diario puoi anche farti delle domande di “autovalutazione” per analizzarti.

Sia tenere un diario personale sia meditare sviluppano la capacità di ascolto del corpo e delle emozioni.

All’inizio, soprattutto per gli uomini, questo processo può risultare poco intuitivo, poiché si tende a razionalizzare e a voler “risolvere” le emozioni. In realtà, le emozioni non vanno eliminate, ma comprese e accettate. Piuttosto che cercare di analizzarle con la ragione, focalizzati sulle sensazioni del tuo corpo e su come si manifestano, lasciandole fluire senza opporre resistenza.

Un metodo di lavoro alternativo è chiedere feedback sinceri a persone di fiducia, come amici, colleghi o mentori, per avere una prospettiva esterna sulle qualità e sui punti da migliorare.

In ultimo, ma non per importanza,  si trova il percorso con uno psicologo o con un coach, in base a quello su cui vuoi lavorare. Le due figure, a mio avviso, sono complementari perché lavorano in modo diverso e su campi ben distinti. 

Se vuoi prendere consapevolezza, ad esempio, dei tuoi traumi passati la cosa migliore è rivolgersi ad uno psicologo mentre, se vuoi prendere consapevolezza di come migliorare in tema produttività, il coach è una valida alternativa.

Di seguito trovi alcune azioni pratiche connesse ai punti sopra.

Conclusione

Sviluppare la consapevolezza di sé è un percorso che richiede impegno e costanza, ma i benefici sono enormi. Imparare a conoscersi permette di vivere con maggiore autenticità, migliorare le relazioni e prendere decisioni più allineate ai propri valori.

Non esiste un metodo universale: l’importante è iniziare, sperimentare e trovare gli strumenti che funzionano meglio per te. Con il tempo, noterai un cambiamento profondo nel modo in cui affronti la vita.